Gennaio-Marzo
Dal 13 gennaio al 31 marzo 2026
VOLTI DI CINEMA
“Volti di cinema” è un viaggio attraverso 12 opere che interrogano identità, memoria e desiderio di espressione. Dal gesto ribelle e intimo di "Un semplice incidente" di Panahi alla riscoperta poetica dell’icona teatrale in "Duse", la rassegna esplora il potere dei volti come specchi del nostro tempo. L’umanità ferita de "La voce di Hind-Rajab" e quella fragile di "Giovani madri" aprono squarci emotivi su infanzie negate e responsabilità precoci. Tra diaspora e relazioni spezzate, "Tutto quello che resta di te" riflette sull’eredità invisibile degli affetti perduti. Guadagnino, con "After the Hunt", sonda la tensione tra istinto e colpa, mentre "Per te" di Alessandro Aronadio illumina i legami affettivi attorno alla malattia attraverso un minimalismo ironico e struggente. Klapisch, con "I colori del tempo", danza tra passato e presente, e Dresen in "Berlino estate ’42" scava nella memoria storica con sguardo intimo e politico e riflette sul presente. "Il maestro" ritrae un talento in cerca di salvezza, mentre "40 secondi" indaga il peso delle scelte estreme. Chiude "Tre ciotole", un mosaico sensibile di vite che si sfiorano, ricordandoci che ogni volto è una storia in attesa di essere ascoltata.
“Volti di cinema” è un viaggio attraverso 12 opere che interrogano identità, memoria e desiderio di espressione. Dal gesto ribelle e intimo di "Un semplice incidente" di Panahi alla riscoperta poetica dell’icona teatrale in "Duse", la rassegna esplora il potere dei volti come specchi del nostro tempo. L’umanità ferita de "La voce di Hind-Rajab" e quella fragile di "Giovani madri" aprono squarci emotivi su infanzie negate e responsabilità precoci. Tra diaspora e relazioni spezzate, "Tutto quello che resta di te" riflette sull’eredità invisibile degli affetti perduti. Guadagnino, con "After the Hunt", sonda la tensione tra istinto e colpa, mentre "Per te" di Alessandro Aronadio illumina i legami affettivi attorno alla malattia attraverso un minimalismo ironico e struggente. Klapisch, con "I colori del tempo", danza tra passato e presente, e Dresen in "Berlino estate ’42" scava nella memoria storica con sguardo intimo e politico e riflette sul presente. "Il maestro" ritrae un talento in cerca di salvezza, mentre "40 secondi" indaga il peso delle scelte estreme. Chiude "Tre ciotole", un mosaico sensibile di vite che si sfiorano, ricordandoci che ogni volto è una storia in attesa di essere ascoltata.
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Ingresso € 5,00 - Inizio proiezioni ore: 21:00
Ingresso € 5,00 - Inizio proiezioni ore: 21:00
Nato a Torino nel 1974, risiede ad Alzate Brianza.
Dal 2013 dirige il Cineforum del cinema Excelsior di Erba.
Collaboratore del quotidiano "La Provincia" di Como.
È docente di Lingua e Letteratura Italiana e Arti visive, coordinatore didattico presso I. S. Starting Work Como.
È stato referente per la Regione Lombardia, membro del C.T.S. e docente di "Storia del cinema e linguaggio audiovisivo" nel progetto triennale 2011-2014 I.F.T.S. "Tecnico superiore per la comunicazione e il multi-media".
È curatore di rassegne cinematografiche sul territorio Lombardo.
È stato socio fondatore dell'associazione Lago di Como Film Festival e membro del comitato di selezione del Lake Como Film Festival.
È stato curatore e ideatore con il Forum Austriaco di Cultura, della retrospettiva internazionale "La visione negata: il cinema di Michael Haneke" tenutasi a Milano e Lodi dal 5 al 12 ottobre 2009.
È stato curatore e ideatore della retrospettiva "Abel Ferrara. Directed by" tenutasi a Milano 15 al 20 Novembre 2011.
È ideatore e curatore del Cineforum "STORIE - appunti sparsi di diversi viaggi" per la BCC dell' Alta Brianza.
Autore -tra gli altri- dei seguenti volumi:
- “Flesh and Redemption: il cinema di Abel Ferrara” (Ed. Falsopiano, 2006)
- “La visione negata: il cinema di Michael Haneke” (Ed. Falsopiano, 2009)
- “Abel Ferrara - Un filmaker a passeggio tra i generi (Ed. Sovera, 2013)
- “Paolo Cavara. Gli occhi che raccontano il mondo” (Ediz. Il Foglio, Prima edizione 2014 - Seconda edizione 2016)
- “Luigi Scattini: inferno e paradiso” (a cura di - Ediz. Il Foglio, 2015)
- “Italia: ultimo atto - L’altro cinema italiano - Vol. 1” (Ediz. Il Foglio, 2015)
- “Jacopetti files. Biografia di un genere cinematografico italiano” (con Fabio Francione - Mimesis Edizioni, 2016)
- "Al di là di ogni immaginazione. Zeder" in Luca Servini (a cura di) "Pupi Avati
- Il cinema dalle finestre che ridono" (Ediz. Il Foglio, 2016)
- "Arrivederci amore, ciao" in INLAND - Quaderni di cinema n.6/201, Michele Soavi, AA.VV., (Ediz. Bietti, Aprile 2018)
- “Con la rabbia agli occhi. Itinerari psicologici nel cinema criminale italiano” (Bietti Edizioni, 2022)
ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI è stato adottato dall’università Roma “Tor Vergata”.
Altri suoi testi sono stati adottati dalla facoltà di scienze politiche dell’Università di Sassari, dalla facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Bologna e dall’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Pablo Ferrando García - Universitat Jaume I de Castelló de la Plana (Valencia) pubblicazioni sul cinema di Michael Haneke, riferimento al testo LA VISIONE NEGATA. IL CINEMA DI MICHAEL HANEKE.
Altri suoi testi sono stati adottati dalla facoltà di scienze politiche dell’Università di Sassari, dalla facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Bologna e dall’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Pablo Ferrando García - Universitat Jaume I de Castelló de la Plana (Valencia) pubblicazioni sul cinema di Michael Haneke, riferimento al testo LA VISIONE NEGATA. IL CINEMA DI MICHAEL HANEKE.
Con il patrocinio del Comune di Erba

